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Azienda Agricola Altalanga

Cosa rende unica l’azienda agricola Altalanga
Noi dell’Azienda Agricola Altalanga abbiamo un sogno: creare valore a partire da ciò che sembrava non averne. Per questo, nel corso degli anni, abbiamo setacciato le Langhe alla ricerca degli appezzamenti migliori che, per ragioni storiche ed economiche, erano stati progressivamente abbandonati.
Da qui siamo partiti per ricreare e ricostruire le condizioni ideali affinchè questi terreni tornassero a nuova vita ed esprimessero la tipicità del territorio. Non solo riportandoli all’antica produzione di nocciole, tartufi e ortaggi. Ma gettando le basi perchè, un giorno, questi luoghi possano essere trasformati in mete di turismo ecosostenibile, fattorie didattiche, laboratori per i bambini e le scuole. E, soprattutto, occasioni d i lavoro per i giovani.
Perchè facciamo tutto questo? Perchè crediamo che l’Alta Langa sia un territorio unico e straordinario le cui ricchezze non solo possono tornare a vivere, ma devono essere vissute.

Il metodo biologico certificato di Altalanga
Tutelare la terra significa avere il coraggio di consegnarla alle generazioni future con le stesse caratteristiche di quando l’abbiamo presa in gestione. Per questo, fin dall?inizio della nostra avventura, abbiamo avuto un chiodo fisso: la coltivazione biologica di tutti i nostri prodotti.
L’Azienda Agricola Altalanga è una delle principali realtà biologiche della zona, una delle poche, per il momento, a condurre questo tipo di agricoltura BIOLOGICA per la Nocciola Piemonte IGP.
L ’Azienda è certificata da “Suolo e Salute”, ente riconosciuto da Accredia.

La produzione delle nocciole Altalanga
Perchè l’Alta Langa torni a vivere abbiamo messo in campo tutta la nostra passione. E l’abbiamo affiancata ad un progetto ad alto contenuto innovativo, con due obbiettivi.
Da una parte il recupero della produttività agricola attraverso le analisi chimico-fisiche del terreno, l’assistenza di agronomi specializzati nel recupero dei gerbidi, la rotazione delle culture con piantagioni leguminose per l’azotizzazione degli appezzamenti, la valorizzazione delle antiche sorgive d’acqua, la pulizia dalle piante infestanti e la micorizzazione delle tartufaie per la riforestazione e la coltivazione dei tartufi.
Dall’altra, l’impiego della tecnologia per la tutela del paesaggio grazie alla valorizzazione nel nostro ciclo produttivo degli scarti agricoli e i materiali di risulta come il cippato e i gusci di nocciole.
Ma, soprattutto, operando un recupero architettonico degli antichi fabbricati agricoli, evitando un ulteriore consumo del territorio.